lunedì 23 maggio 2011

Al Nobili studiando i social network

[La Gazzetta di Reggio 20/05/2011] REGGIO. Educazione interculturale e nuove tecnologie, in particolare i Social Network, questi i temi trattati in questi mesi all'Iti Nobili di Reggio, nell'ambito del progetto della Provincia Noborder.
Il progetto in questa scuola ha coinvolto una classe terza ed è stato realizzato grazie alla collaborazione fra me e la docente di lettere Marcella Morstofolini. Buona parte del lavoro con gli studenti si è svolto in lingua inglese. Nelle corso delle ore dedicate al progetto i ragazzi hanno potuto apprendere i meccanismi alla base di un uso dei social network, e di Facebook in particolar modo, diverso da quello normalmente ne fanno. Si sono infatti approfondite le potenzialità che la rete offre, alla luce anche dei recenti avvenimenti in Medioriente.
Questo progetto ha coinvolto la classe 3ªB del Nobili e nell'individuazione della tematica _ fatta da parte di Provincia e scuola insieme all'interno di un ambito vasto come quello dell'interculturalità _ si è cercato di trovare un argomento che partendo dal vissuto degli studenti, si prestasse ad approfodimenti e riflessioni, che potesse inoltre essere svolto in larga parte in inglese utilizzando materiali in lingua originale.
Da qui la scelta di approfondire il tema dei social network in modo articolato. Si è partiti con un'introduzione alla cosiddetta Network Analysis, che rappresenta un approccio specifico allo studio delle relazioni sociali. A questo proposito, inserendo un'attività nell'ambito del programma di lettere, si è proseguito con la lettura di un saggio particolarmente esemplificativo di questo approccio allo studio delle relazioni sociali. Dopo di che si è passati ad approfondire l'impatto dei social network sulla vita individuale e collettiva, come la diffusione della cultura popolare e il contributo ai cambiamenti politici tramite la condivisione di contenuti. Si è poi parlato di Twitter, dei neologismi e del linguaggio dei social network. Infine, i ragazzi sono stati invitati alla rielaborazione tramite la modalità coinvolgente dell'intervista doppia, che hannno svolto sia in italiano sia in inglese.
La modalità di lavoro è stata prevalentemente laboratoriale e al termine dell'esperienza gli studenti hanno compilato un questionario di valutazione del progetto e di auto-valutazione, dal quale emerge un giudizio complessivamente positivo per l'interesse suscitato in loro, la modalità di lavoro e l'apprendimento linguistico, nonchè del proprio impegno e della propria partecipazione.
L'esperienza didattica è valutata positivamente non solo per l'argomento trattato, di notevole interesse per gli alunni vista la sua attualità e la vicinanza psicologica alla loro quotidianità, ma anche per il contributo stimolante e professionale messo a disposizione dalla Provincia. Sarebbe auspicabile che questa fosse solo la prima di fruttuose collaborazioni, da progettare e inserire nella programmazione didattica all'inizio di ogni anno scolastico.
Francesca Cilloni
docente di lingua inglese

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