martedì 17 settembre 2013

Infanzia, Osservatorio Diritti Minori: Abolire il Codice Tv e Minori

[Il velino 10/09/2013]
“Sono mutate le condizioni storiche che hanno portato al varo del Codice Tv e Minori, pertanto ne chiediamo l’abolizione”: è quanto dichiara, sorprendentemente, il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che ha affiancato l’allora ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri, nella fase di stesura del protocollo recepito dalla Legge per il riordino dell’assetto radiotelevisivo. “L’offerta televisiva, in termini di canali, è aumentata a dismisura – spiega Marziale – ed il monitoraggio è diventato impossibile. Da qui il rischio, empiricamente dimostrabile, che alcune reti sono chiamate a pagare le sanzioni previste e altre la fanno franca. Tutto ciò rende ridicolo e parziale lo strumento, concepito non già per censurare, bensì per richiamare culturalmente i responsabili dei palinsesti e i genitori al dovere di attenzionarsi in particolari momenti della giornata rispetto alle esigenze dei fruitori più piccoli”. Per il presidente dell’Osservatorio “sono maturi i tempi per sostituire uno strumento ormai vetusto con un tavolo da costituirsi presso il Dipartimento comunicazioni del governo, contemplante la rappresentanza di editori e della società civile impegnata nella tutela dei minori, allo scopo di concepire un nuovo codice di autodisciplina, più aderente alle condizioni storiche e sociali contemporanee. L’assunzione di responsabilità diretta da parte degli editori e della società civile, con l’arbitrato del governo – conclude Marziale – garantirebbe sicuramente risultati di gran lunga superiori rispetto a quelli attuali e, anzi, costituirebbe un motivo di confronto più serrato e sinergicamente in grado di agevolare il compito ai primi ed insostituibili garanti del benessere psicofisico dei bambini, ossia i genitori”.

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