[Computerworld 03/05/2010] Una ricerca ha analizzato milioni di tweet scoprendo che chi scrive sul microblog fornisce spesso informazioni su eventi
a cura della Redazione Computerworld
Un gruppo ricercatori coreani ha analizzato come viene utilizzato Twitter scoprendo che somiglia più a un tradizionale servizio di news. In altre parole non bisogna pensarlo come a una versione troncata di Facebook bensì come a un rapido sito di notizie dove chiunque può fare il reporter e le notizie non possono essere più lunghe di 140 caratteri.
Haewoon Kwak, uno dei ricercatori che hanno realizzato lo studio, ha elencato i modi in cui Twitter differisce dagli altri siti di social networking, e quindi ha descritto l’analisi matematica eseguita per mostrare come le persone condividono informazioni in modo differente su Twitter rispetto ad altri siti social. Per lo studio il team di ricerca ha raccolto le informazioni su 41,7 milioni di profili utente, analizzati 106 milioni di tweet e seguiti 4.262 topic, identificati attraverso gli hash tag. Diversamente dalla maggior parte dei siti un utente Twitter non ha la necessità di ottenere il permesso da un altro utente per seguirne le missive pubbliche. Questo approccio, ha continuato Kwak, è più vicino a quello dei blog, ai quali ci si può iscrivere via RSS. Questo ha portato il team di ricerca a chiedersi se Twitter era più un mezzo di informazione che un sito di social-networking E i numeri hanno confermato questa idea con solo il 22% dei “follow”, dove una persona sceglie di includere i tweet di un altro sulla propria pagina, che erano reciproci. Un dato molto più basso rispetto di altri siti social come Flickr (68%) e il servizio coreano Cyworld (77%). E come altre forme di media ha le sue star. Circa 40 account Twitter hanno oltre un milione di follower, un livello di popolarità non raggiungibile semplicemente pubblicando tweet il più possibile. Invece tutti gli account più popolari appartengono a celebrità famose anche in altri canali oltre a Twitter. E i messaggi stessi somigliano di più a quelli di un sito di news, con oltre l’85% relativi in qualche modo a notizie.
L’aspetto da servizio di notizie viene anche confermato dalla domanda ora posta ai suoi utenti quando si pubblicano i messaggi: “Che cosa sta accadendo?” rispetto alla precedente “Che cosa stai facendo?”. E in molti utilizzano il servizio per per cercare la seconda informazione relativamente ad eventi come partite o disastri naturali. I ricercatori hanno infine comparato quanto spesso Twitter conteneva la prima menzione di un evento dell’ultima ora rispetto al sito della CNN . Mentre la CNN ha dato per prima la notizia oltre la metà delle volte, un considerevole numero di volte le notizie sono comparse su Twitter prima che sulla CNN. (mg)
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