mercoledì 17 febbraio 2010

Il web 2.0 è forte: lo dice il Rapporto sulla multicanalità 2009 del MIP

[Working capital 17/02/2010]

Gli utenti multicanale sono ormai il 40% della popolazione italiana e il social networking fa ancora la parte del leone. I dati dell’Osservatorio Mulicanalità del Politecnico di Milano forniscono un interessante spaccato sull’uso del web nel nostro paese.

logo mip

Crossmedialità è il tormentone degli ultimi mesi per chi si occupa di nuove tecnologie: non ci si può più accontentare di inviare un messaggio attraverso un solo canale,

ma si devono cercare più strade attraverso cui veicolarlo e, se possibile, adattarlo di volta in volta a queste.

Proprio la diffusione dell’utilizzo di più mezzi di informazione è monitorata in Italia dalla School of Management del Politecnico di Milano con un Osservatorio ad hoc, che ha da poco sfornato, in collaborazione con Nielsen, Nielsen Online e Connexia, il Rapporto sulla multicanalità 2009.

Si tratta di dati particolarmente interessanti, che voi – progettisti, start-upper o semplicemente interessati al mondo dei nuovi media – dovete assolutamente conoscere, per capire bene qual è il mercato di riferimento che la vostra futura impresa si troverà ad affrontare.

Innanzitutto, per chi lavora sul web in Italia è imprescindibile sapere che i connazionali internauti hanno ormai raggiunto quota 23,6 milioni, che nel 2009 in media hanno navigato per 29 ore (l’11% del tempo in più rispetto all’anno precedente) e hanno visitato 2040 pagine pro capite. Si tratta di una crescita del 7%, ovvero 1,6 milioni in più, rispetto al 2008, determinata soprattutto da donne (+10%) e ultra cinquantaquattrenni (il 19% in più dell’anno precedente).

Mentre le news sono in ottima ripresa – crescono di ben il 20% i lettori che si informano in rete – il web 2.0 è ancora una dimensione centrale in rete: la popolarità dei social network non solo non è stata intaccata, ma l’incremento del 13% dei loro utilizzatori nell’ultimo anno conferma che è in forte crescita.

In Italia gli utenti dei social network sono infatti giunti a quota 16 milioni. 9 milioni di italiani hanno costituito delle community online, mentre 10 milioni utilizzano i blog e 4 milioni i forum. 2,3 milioni i commenti lasciati complessivamente su queste piattaforme in Italia durante lo scorso anno.

Occhio a questo dato: gli utenti multicanale sono 20,4 milioni, vale a dire il 40% dell’intera popolazione italiana.

La multicanalità è soprattutto mobile: dei 50 milioni di utilizzatori di telefonini nel nostro paese, uno su quattro possiede uno smartphone (percentuale che sale al 35% nei 25-34enni). 8,5 milioni di italiani navigano in internet dal cellulare e il 13% di essi usa facebook da mobile.

Multicanalità poi non vuol dire soltanto utilizzo di più mezzi, ma anche contaminazione tra questi. E se l’11% degli italiani guarda almeno una volta al mese un programma tv su internet, il 14% ascolta almeno una volta al mese una webradio e il 27% legge un giornale sul web nello stesso periodo.

Di fronte a questi numeri ha ancora molto senso parlare di nuovi media? Una cosa è certa: mentre le aziende stanno mettendo a punto nuove strategie per relazionarsi a un mercato e a un consumatore sempre più liquidi, il terreno è fertile per fecondare – e far fruttare, è il caso di dirlo – i semi di creatività che contribuiranno a un utilizzo sempre più intelligente e innovativo di questi mezzi. E, a quanto pare, pensare – e progettare – in un’ottica multicanale paga.

Per approfondimenti sulla ricerca: http://www.multicanalita.it/

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