da Citizen report Rai
Il “web2.0” interpreta una nuova tendenza secondo la quale è importante il contenuto, che viene privilegiato rispetto all’appeal grafico tipico della generazione internet recedente; la veste grafica dei siti istituzionali a user experience ridottissima, viene soppiantata dalla pervasività e multicanalità dei nuovi contenuti interattivi e uomocentrici.
Questo non vuol dire però che la forma, soprattutto rispetto al linguaggio video, non sia importante.
E’ anzi indispensabile per garantire una forza maggiore all’originalità di un’idea.
“Diventare Videomaker” è una guida che raccoglie informazioni e consigli pratici su come realizzare un video per il web. Partendo dall’assunto che la maggior parte degli utenti utilizza attrezzature “non professionali” per creare i propri contenuti, questo testo diventa un vero e proprio manuale di istruzioni per ottenere il miglior risultato possibile.
Tutti i videomaker potranno utilizzare i seguenti consigli ottimizzando i tempi di autoproduzione, riducendone i costi e migliorando la forma attraverso la quale il proprio contenuto viene veicolato.
Per iniziare è importante focalizzare l’attenzione su tre punti fondamentali:
- L'illuminazione
- Le riprese e i movimenti di camera
- L'audio
1.L'illuminazione
L'illuminazione è forse il più importante aspetto per ottenere delle immagini nitide e precise. Telecamere molto costose possono permettere risultati ottimali anche con poca luce, ma sia i colori che il “frame rate” (la quantità di fotogrammi al secondo) comunque risentiranno negativamente in ambienti in cui non c'è abbastanza illuminazione.
Illuminazione in esterno
Il primo consiglio in tal senso, a costo zero, è quello di eseguire alla luce del sole le proprie riprese. Come un occhio, un obiettivo si trova perfettamente a suo agio quando è giorno e il sole splende nel cielo.
Illuminazione in interno
Non tutti i video possono essere ambientati fuori di casa. In interno bisogna utilizzare le proprie luci elettriche illuminando al massimo l'oggetto delle proprie riprese.
E' opportuno:
- Usare lampade a filo e non solo luci attaccate al muro cercando di non puntarle sull'obiettivo.
- Aumentare l'illuminazione preferendo pareti bianche (che riflettono un po' di luce).
- Non utilizzare set troppo ampi (sono difficili da illuminare bene).
- Evitare i colori rossi e gli azzurri, sono quelli che creano più problemi di resa nel digitale (ad es. sfondi o indumenti di questi colori).
- Se c'è la possibilità di spendere qualche soldo in più, si possono trovare tantissimi tipi di faretti differenti il cui prezzo oscilla da pochi euro ad un centinaio (su ebay ad esempio). La potenza in watt di questi faretti è l'indice della loro qualità. Attenzione perchè servirà anche un supporto (un'asta o stativo).
2.Riprese
Le riprese hanno tantissimi punti di attenzione. Cerchiamo di analizzare i più importanti.
- a).Le inquadrature
- b).Gli stacchi
- c). Lo zoom
a) Le inquadrature
Le inquadrature sono propedeutiche al racconto e bisogna fare molta attenzione a utilizzare quelle giuste alla propria narrazione.
Primo piano

Il primo piano è utile per:
- Concentrare l’attenzione di chi guarda sulle parole, sui contenuti.
- Realizzare un'intervista, un video diario, far parlare un personaggio.
- Dare spazio ad una particolare espressione del volto e dare forza ad un’affermazione.
Il vuoto sopra il soggetto: “L’aria in testa”:
Nei primi piani bisogna fare particolare attenzione a non lasciare troppa “aria in testa”. I capelli dovrebbero essere l'ultimo oggetto presente nell'inquadratura;
E’ consigliabile eliminare “il vuoto” sopra la persona inquadrata. Questa è una svista che caratterizza spesso i video amatoriali. E’ preferibile tagliare una parte di testa (non gli occhi ovviamente), lo fanno anche i grandi registi, piuttosto che lasciare qualcosa di inutile in un'inquadratura narrativa. Si rischia di distogliere l'attenzione dello spettatore che invece deve essere totalmente dedicata alle parole del nostro soggetto.
Mezzo primo piano

Il Mezzo primo piano (MPP) o mezzo busto (MB)
E’ l'inquadratura, tagliata approssimativamente all'altezza del petto.
Si utilizza se:
- C'è necessita a livello contestuale di inserire un altro personaggio o un semplice oggetto di cui magari si vogliano far vedere le caratteristiche.
- Ci sono due protagonisti (ad es. due persone che parlano o due conduttori di un vlogshow). Sarebbe poco comodo utilizzare degli stringenti primi piani.
Riassumendo:
Se il videomaker, seduto in poltrona, o in un posto all’esterno, o in macchina, vuole raccontare qualcosa mentre svolge un’azione o coinvolge un oggetto, allora bisogna preferire il mezzo busto. Anche qui vale la regola precedente dell' ”aria in testa”.
Panoramica

La Panoramica
Una panoramica è una ripresa realizzata facendo ruotare (o inclinando) una macchina da presa, o una telecamera, sul proprio asse.
Si utilizza una panoramica se:
- L'attenzione del racconto è concentrata sull'ambiente, che a questo punto diventa protagonista
- Si riprende un azione che avviene in un contesto specifico(ad es. una corsa in strada o se l'immagine è quella di un cane che gioca con il proprio padrone, verrà naturale cercare di includere tutti i dettagli mobili nella propria inquadratura).
Consiglio:
Ora passiamo a qualche consiglio generale sulle inquadrature da applicarsi in tutti e tre i casi precedenti.
- Quando riprendete è meglio che la telecamera sia ferma! Chiaramente per ottenere risultati accettabili un cavalletto è importante.
La scelta migliore è un cavalletto non professionale ma comunque “buono”. Potete trovarne di discreti anche spendendo una cifra intorno 40€ (anche di meno; ancora una volta ebay è un ottimo aiuto). Volendo si possono comprare dei “super oggetti” spendendo cifre astronomiche; ci si ritroverebbe con cavalletti telescopci che possono raggiungere altezze incredibile e che hanno una usabilità professionale. Questa è solo una scelta relativa all'ampiezza del vostro portafogli.
- E’ importante imparare ad utilizzare al meglio i movimenti di macchina.
Rendono fresche e frizzanti le vostre produzioni e possono rappresentare addirittura un campo di imitazione dei vostri lavori. Anche qui però bisogna stare molto attenti. I movimenti devono essere dolci e progressivi. Bisogna cercare di muovere lentamente la camera che, possibilmente, dovrebbe rimanere attaccata al vostro busto, perchè le mani sono troppo veloci. Anche in questo campo i gadget per migliorare il vostro lavoro sono tantissimi: esistono infatti delle versioni amatoriali di steady cam che sono perfette per il video amatore. Dei semplici pesi che si incastrano uno con l'altro trasformandosi in un supporto bilanciato, proprio come le vere steadycam, quelle con cui Kubrick ha trasformato i suoi incubi in realtà in Shining. Chiaramente il risultato non sarà uguale ma la fluidità dei vostri movimenti ne guadagnerà esponenzialmente. Così come il risultato del video.
b) Gli stacchi
Lo stacco è uno “stop” durante una ripresa, paragonabile al battito d’occhi di una persona.
E’ un altro aspetto chiave da tenere in considerazione. Un errore in cui spesso si incorre è di fare stacchi tropo corti. Questo non permette bene alla telecamera di calibrare gli elementi esterni come i colori o come le luci.
E’ importante sapere che:
- Si deve cercare di non fare stacchi corti, anzi, probabilmente non conviene neanche staccare, soprattutto, pensando ad un montaggio digitale successivo alle riprese.
- Si può poi eliminare ciò che non serve in fase di montaggio (anche semplice o fatto in casa).
Consiglio:
Per cercare di ottenere un buon risultato il consiglio migliore è quello di pensare a come i propri occhi potrebbero immaginare la stessa scena. Bisogna pensare di non avere in mano una telecamera. Pensiamo alla ripresa di un panorama, per carpire tutti i particolari di un diroccato paese, ad esempio, l'occhio di un osservatore ci impiegherà tempo a saltare da un tetto ad una macchina parcheggiata. Lo stacco deve seguire la stessa logica: deve dare il tempo al fruitore di guardare tutto ciò di cui la scena ha bisogno. Questo problema non sarebbe tale se si utilizzasse una telecamera con supporto, tipo quelle della TV: essendo pesanti e lente quelle macchine non permettono grandi velocità di stacchi o di movimenti. Questo significa che la manegevolezza delle telecamere amatoriale è un arma a doppio taglio: consentono movimenti molto veloci ma si rischia di passare troppo velocemente da un concetto all’altro.
c) Lo Zoom
Lo zoom è un obiettivo complesso la cui lunghezza focale può variare. Viene utilizzato per ingrandire o rimpicciolire le immagini di un’inquadratura.
Nello specifico:
- Un 4x (si legge 4 per) è un quadruplicare, con 2x si raddoppia e così via. Più è grande il valore massimo di questo numero e più lo zoom è potente.
- I moderni mezzi di ripresa hanno concesso allo zoom anche una incarnazione “digitale” e non solo una ottica. Questo significa che l'elettronica all'interno della telecamera può ulteriormente ingrandire un immagine oltre il limite dello zoom ottico. Questo si chiama zoom digitale ma non ha assolutamente la qualità di un vero zoom e va usato con la massima parsimonia.
Consiglio:
Lo zoom viene spesso usato troppo dai videoamatori che, per ottenere maggiore spettacolarità per le loro inquadrature, pensano che zoomare in avanti e indietro sia un escamotage valido. Non è assolutamente così, lo zoom rovina un’ inquadratura, spesso e volentieri, e non la esalta. Bisogna proprio allenarsi nell'utilizzo dello zoom e magari evitare proprio di presentare nel prodotto finale il movimento della zoomata e quindi l'ingrandimento. Basta, come al solito, imparare dal cinema dove è difficilissimo vedere una scena che ha una zoomata vera e propria. Di solito ha uno stacco prima dell'avvicinamento del particolare, lo stacco dopo è proprio sul particolare.
3. L’Audio
L'audio rappresenta l'aspetto più difficile da migliorare con l'esperienza.
Per limitare al minimo i rumori di fondo, si possono osservare dei semplici accorgimenti:
- Parlare frontalmente al microfono e di utilizzare il giusto tono di voce
- Non lasciare il proprio cellulare acceso.
- Chiudere finestre e porte se la scena è in interno.
Consiglio:
Per migliorare l'audio la cosa principale è avere una telecamera con un ingresso audio, e, dove possibile, un microfono di buon livello da inserire. Questi modelli però costano molto di più di una telecamera amatoriale.
La qualità dell'audio del proprio filmato dipende quasi esclusivamente dall'attrezzatura a propria disposizione. Le telecamere amatoriali, ad esempio, hanno il microfono incassato nella struttura; questo significa che non riusciranno mai a prendere un audio di ottima qualità, perchè la cassetta e i meccanismi che funzionano all'interno, rumoreggiando, costituiranno sempre un “sottofondo” per le proprie riprese. Le telecamere professionali o semi professionali hanno microfoni di migliore qualità rispetto alle amatoriali.
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