domenica 25 luglio 2010

Il magazine diventa 2.0 E' il fenomeno Flipboard

[La Repubblica.it 25/07/2010] Si chiama Flipboard ed è un'applicazione per iPad che si potrebbe facilmente liquidare con la definizione di "magazine digitale", come ce ne sono già tanti. Ma, se così fosse, sarebbe difficile spiegare perché questo software, appena lanciato, sia già un culto su web. In realtà, Flipboard è molto di più: una rivista di carta inizia e finisce, e poi il lettore aspetta il numero successivo. Flipboard scardina il concetto di periodicità portando sul tablet Apple un magazine fluido, che prende i suoi contenuti dal web sociale, li spoglia della loro tecnicità estetica e funzionale e li impagina in un layout da periodico patinato. Ancora meglio: Flipboard capisce cosa piace al lettore dal suo flusso di scambi e preferenze sui social network, seleziona temi, articoli e aggiornamenti e li presenta al lettore sotto forma di rivista. Da sfogliare in digitale, come già si fa sull'iPad con altri prodotti editoriali.

Un vero magazine. Flipboard non è un semplice aggregatore di fonti sparse per il web. All'origine c'è una selezione dei contenuti, operata da Flipboard.com, che va a pescare tra i blog più autorevoli e di tendenza, divisi per argomenti. La sezioni in questa fase dell'applicazione comprendono politica, news, tech, photo, style, gossip, cinema, un po' di tutto come un vero magazine generalista. All'apertura dell'applicazione, Flipboard mostra quella che chiameremmo una "copertina". Ma anche questa è mutevole, e si compone di un'immagine presa da internet e un titolo principale, estratti da una delle fonti attive. Girando pagina si trova il sommario, completamente modulare, composto da un insieme di box manipolabili dall'utente-lettore. Flipboard presenta delle sezioni tematiche e delle fonti specifiche, e si può scegliere come organizzare l'indice in base alle proprie preferenze di lettura.

Il ruolo dei social network. La sorpresa sta nei primi due box, che sono Facebook e Twitter. Flipboard è in grado di integrare l'offerta di contenuti con le attività svolte dall'utente sui social network. Temi, discussioni e contenuti audiovisivi diventano così parte del sommario della rivista, che di fatto offre un "timone aumentato", realizzato su misura per il lettore. Al momento non è possibile inserire i propri feed preferiti. La selezione editorale è curata da Flipboard.com, che comunque sembra sempre "sul pezzo". Quando arriverà la versione italiana, ci saranno con ogni probabilità contenuti rilevanti per gli utenti locali. Scelti i contenuti, sfogliare Flipboard è semplice come compiere la stessa azione sui vari magazine per iPad. Quando si sceglie un articolo, c'è una bella sorpresa per il lettore che ama l'approfondimento: la pagina si allarga a tutto schermo, e su un lato appaiono tutti i post di Twitter inerenti all'argomento. Per non perdere un articolo, è sufficiente inviarselo per e-mail da Flipboard stesso.

Successo nonostante i limiti. Flipboard è stato appena aggiornato alla versione 1.0.1, dopo una serie di problemi riscontrati dagli utenti nell'agganciare i contenuti sui social network. Difficoltà tecniche che l'azienda ha imputato allo straordinario numero di download dell'applicazione e relative centinaia di migliaia di reindirizzamenti ai server di Flipboard. Un carico di richieste che ha fatto oscillare la qualità del servizio. Dopo l'aggiornamento, l'applicazione appare stabile e funzionante.

Qualche limite non manca, al momento è possibile leggere solo i primi due paragrafi di ogni articolo. Per leggerne uno interamente però basta sfiorare il tasto "Guarda sul web", che apre direttamente la pagina della fonte. Un limite, ma anche un accettabile escamotage per rendere l'applicazione più snella e non togliere visibilità ai contenuti originali. Più rilevante tra i difetti l'impossibilità di scegliere e aggiungere le proprie fonti, ma probabilmente è un impedimento destinato a sparire.

di TIZIANO TONIUTTI

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