Facebook lancia il «panic button»contro i pervertiti online
Una nuova applicazione che permetterà ai minorenni di segnalare comportamenti ritenuti sessualmente sospetti
MILANO - Facebook ha deciso di cedere alle pressioni di quanti chiedono da tempo un maggiore controllo per i pervertiti online, lanciando da oggi il cosiddetto «panic button», ovvero una nuova applicazione che permetterà ai giovani utilizzatori del social network di età compresa fra i 13 e i 18 anni di segnalare quei comportamenti ritenuti sessualmente sospetti. Ogni utente potrà accedervi dalla propria homepage e aggiungere la pagina al profilo o fra i preferiti per denunciare l’utilizzo inappropriato del sito da parte di altre persone.
Come non mancano di sottolineare i giornali inglesi, con «Daily Mail» e «Sun» da mesi in prima linea nella battaglia contro gli abusi sessuali online ai danni di minori, si tratta di una grande vittoria per il «Child Exploitation and Online Protection Centre» ma anche per lo stesso «Facebook», che nel recente passato aveva snobbato precedenti richieste di inserire un «panic button» e per questo era stato accusato di arrogante compiacenza nei confronti della pedofilia in rete. Il caso più eclatante aveva riguardato il pervertito Peter Chapman che a marzo di quest’anno è stato condannato all’ergastolo per aver violentato e ucciso la studentessa 17enne Ashleigh Hall, di Darlington, incontrata guarda caso proprio su Facebook. «Niente per noi è più importante della sicurezza dei nostri utenti», ha detto al «Sun» Joanna Shields, vice presidente di Facebook Europa, mentre il boss del «Child Exploitation and Online Protection Centre» ha invitato tutti gli iscritti al social network ad usare la nuova applicazione e ad aggiungerla come segnalibro sul proprio profilo. Il sito Child Exploitation and Online Protection Centre (dal web)
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