I bambini statunitensi vivono davanti a una tv, uno smartphone o un pc 24 ore alla settimana. I ragazzini tra gli 8 e i 10 anni arrivano a 8 ore in un solo giorno per salire a 11 ore nell'adolescenza.
Secondo i pediatri dell'American Academy
of Pediatrics (Aad) tutte quelle ore passate sotto i bombardamenti di
tutti i dispositivi oggi a disposizione dei più giovani sono troppe.
Sono necessarie secondo loro nuove regole perché se ne faccia un uso più
ragionato e lanciano così una "dieta dei media".
L'obiettivo dei pediatri americani è di ridurre i danni potenziali
che l'uso spasmodico di tv, pc, tablet e smartphone può procurare in
età preadolescenziale: dalla obesità alla perdita di sonno, fino a
comportamenti aggressivi. Il dott. Marjorie Hogan, fra gli autori del
documento pubblicato anche sull'edizione online di Pediatrics è convinto
che: "Una dieta dei media è possibile solo con il coinvolgimento di
genitori, educatori e gli stessi pediatri", soggetti che si spera non
eccedano più dei ragazzi nel controllare di continuo posta elettronica e
profilo sui social network.
La guida dei pediatri americani invita i genitori
a non far navigare da soli i propri figli. L'ideale sarebbe pianificare
l'uso dei vari mezzi per non più di 1 o 2 ore al giorno, mantenendo
lontane le ore dei pasti e la sera prima di andare a dormire.
Decisamente vietato l'uso di tablet e smartphone ai bimbi sotto i 2
anni.
La battaglia per promuovere la dieta digitale
per i pediatri americani non è una crociata contro le nuove tecnologie.
Evitare le cattive abitudini e gli stimoli eccessivi nell'età della
crescita sono principi basilari che, dicono nel documento, ogni pediatra
dovrebbe ricordare alle famiglie dei propri pazienti: un uso fatto con
regole precise aiuta a sfruttare meglio le opportunità che portano le
nuove tecnologie stesse.
Giovanni Ruggero
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