lunedì 21 giugno 2010

A Montelupo, prima aula hi-tech Debutta il banco di scuola touch screen

[La Repubblica 21/07/2010] Parte a settembre, da una scuola elementare di Montelupo (in provincia di Firenze), la sperimentazione del primo banco hi-tech. Si tratta di un particolare banco attrezzato con uno schermo inserito nel piano orizzontale e studiato apposta per far lavorare in gruppo i ragazzi in aula. Il banco con video touch screen verrà inserito in un'aula hi-tech con la lavagna interattiva e netbook speciali per gli alunni: il progetto presentato a Firenze, verrà provato da tre classi dell'istituto comprensivo di Montelupo Fiorentino (Firenze), due terze e una quarta della scuola primaria. E' promosso dall'Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, ex Indire) in collaborazione con Intel Italia, Smart Technologies, Microsoft Italia, Fondazione Asphi Onlus e il dipartimento di Scienze umane per la formazione dell'Università di Milano-Bicocca.

Dall'osservazione delle lezioni, un gruppo di ricercatori, valuterà "sul campo" in aula, l'impatto delle nuove tecnologie sulla didattica per comprendere anche la qualità dell'apprendimento. Insieme alla lavagna interattiva, già presente in alcune scuole italiane, il progetto hi-tech prevede il debutto del banco interattivo, al primo utilizzo in Italia.

Ogni alunno avrà un netbook chiamato 'Classmate' (compagno di classe) su cui svolgere gli esercizi, come un quaderno multimediale: gli insegnanti possono creare gruppi di lavoro 'virtuali' all'interno della classe, monitorare quello che appare sullo schermo dei singoli Classmate, e all'occorrenza visualizzarne uno sulla lavagna interattiva, sulla quale si può scrivere sia in modalità touch screen, sia con una tavoletta grafica wireless. Le aziende hanno fornito l'attrezzatura gratis in attesa dei risultati della ricerca: oggi una classe high-tech costerebbe fra i 12mila e i 15mila euro. Cifre importanti per una scuola che ha appena varato una politica di tagli sulla spesa, ma che, è stato ricordato da Giovanni Biondi, capo dipartimento per la programmazione delle risorse umane del ministero "punta sull'innovazione della didattica e sull'utilizzo della tecnologia. Guardiano con attenzione alla trasformazione dei modi di apprendimento". Biondi ha anche ricordato il ruolo fondamentale di chi sta in cattedra, spiegando che nessuna tecnologia può essere efficace senza una brava insegnante.

Massimo Faggioli, coordinatore scientifico del progetto sperimentato a Montelupo, ha aggiunto che il ministero ha ordinato 8.000 lavagne interattive da distribuire nelle scuole italiane (costo di una lavagna circa 2mila euro).
di LAURA MONTANARI

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