[ANSA 15/01/2014]
Bambini e ragazzi 'sempre connessi'. Inseparabili dai loro tablet,
un oggetto quotidiano con cui hanno familiarità alla gran parte dei
genitori sconosciuta. Li usano per giocare, per chattare con gli amici e
anche per studiare. Il tablet fa da telefono (con What's app e
similari), da passatempo, da enciclopedia per le ricerche, da tv e da
terminale didattico.
Per le scuole è ormai sempre più uno strumento che entra nei percorsi di istruzione canonici.
Sono nati l'anno scorso progetti come lo Smart Future, promosso dalla
Samsung per favorire lo sviluppo della digitalizzazione nelle scuole
primarie e secondarie di primo grado (partito a ottobre in Lombardia,
punta a coinvolgere in due anni 200 classi in varie regioni d'Italia) o
il ParnAsus, realizzato dalla Asus con il Liceo 'A. Maffei' di Riva del
Garda, dove, anche per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro, il
libro di testo è stato sostituito in aula da contenuti già disponibili
in rete e dalla costruzione di risorse ad hoc.
Un cambiamento di abitudini riflesso dalla ricerca realizzata da Imaginarium, la catena spagnola specializzata nell’infanzia, su un panel di 10.000 membri del
Club Imaginarium, provenienti da 5 Paesi (Italia, Spagna, Portogallo,
Germania e Messico). Il 65,4% degli intervistati afferma di possedere un
tablet, e il 94,58% dei genitori permette ai propri figli di farne uso.
Anche se ne controllano il tempo di utilizzo (l’82,59% degli
intervistati glielo fa usare meno di un’ora al giorno) e i contenuti: il
54,48% dei genitori, infatti, limita l’accesso solo ad alcune funzioni e
'monitora' le app scaricate .Inoltre il 75,99% del campione considera
l'uso di tablet nelle scuole, come un mezzo certamente non
indispensabile, ma importante per la formazione dei figli.
Il mercato reagisce al boom tablet continuando a sformare novità. Fra le ultime annunciate, il Dreamtab,
per i più piccoli in arrivo, in primavera creato dalla Dreamworks con
la Fuhu. Oltre a una serie di contenuti esclusivi e originali sui
personaggi creati dalla casa di produzione, che li aggiornerà
costantemente, da Kung Fu Panda al nuovo Dragon Trainer 2, la
possibilità di vedere in streaming cartoon e show di vari canali per
bambini (anche quelli Disney), si offriranno esperienze
'artistico/didattiche'. Tra le decine di dispositivi già in vendita, con
controllo parentale schermi super-resistenti, involucri colorati e cover antiurto, personalizzabili e da arricchire con centinaia di app scaricabili, la scelta si è moltiplicata anche nelle versioni con i personaggi delle serie più amate, da Mio Tab Peppa Pig (Lisciani) a Monster High Tablet Premium 7 (Ingo Devices). Inoltre nel 2013, anche la Samsung
ha pensato a un modello per bambini (utilizzabile però come un normale
tablet anche dagli adulti), il Samsung Galaxy Tab 3 Kids, anche in
versione Disney. Tra le prime case di giocattoli a scommettere sul
settore c'è la Imaginarium, con le linee Superpaquito e il nuovo
Paquito mini, che ha fra le utility, l'agenda che aiuta il bambino ad
organizzarsi, la tabella delle ricompense per prefiggersi obiettivi, il
lettore di libri, 2 videocamere. In prima linea anche la Clementoni ,
con prodotti come Il mio primo Clempad, per i più piccoli, e, per chi è
fra i sei ai 12 anni, ilClemPad XL. Fra le tavolette che puntano su
potenza di sistema operativo, connettibilità, e numero di app, ci sono
anche il Meep X2 (Oregon Scientific) e Polaroid Kids Tablet 2. Inoltre si iniziano a pensare tablet per chi ha difficoltà di apprendimento, come l'EdiTouch, studiato a supporto dei bambini dislessici e utile ai bambini con bisogni educativi epeciali o 'Blue'
un comunicatore tablet visivo e uditivo per persone affette da disturbi
che coinvolgono il linguaggio e la comunicazione, come l’autismo e l’afasia. Infine, si rifà alla pura inventiva dei bambini, l'Iwood Mini della Donkey,
piccola lavagna nera, con cornice in legno, a forma di tablet,
'compatibile' con tutti i tipi di gessetti (da conservare nell'apposito
vano) e presa jack, dove al posto delle cuffie, sono attaccati due
cancellini.
Francesca Pierleoni
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