mercoledì 24 febbraio 2010

A scuola di democrazia

[La Stampa 23/02/2010] Torino - Sostenibilità etica, economico-sociale e ambientale delle politiche e degli stili di vita: è il grande tema, urgente ed ineludibile, al centro di «Democrazia 2.0 - Sostenibilità», la manifestazione che dal 1 al 4 marzo riporta in primo piano Biennale Democrazia nell’ambito di Torino Capitale Europea dei Giovani. Tra gli ospiti, Woodrow W. Clark, vincitore nel 2007 - insieme ad Al Gore - del Nobel per la Pace con Intergovernmental Panel on Climate Change.

Il Forum che sta per aprirsi prevede tre lectio magistralis aperte al pubblico e una trentina di incontri riservati ai giovani: è il traguardo di un percorso che ha coinvolto in sei mesi di lavoro migliaia di ragazzi di oltre 40 scuole, università e associazioni studentesche piemontesi e italiane in un ampio e approfondito progetto di formazione realizzata con incontri e attraverso il portale web www.democrazia20.it su filoni di discussione incentrati su acqua, aria, terra, energia e città sostenibili.

Dal 1 marzo saranno ospiti della città 600 giovani, 50 dei quali in arrivo da Ungheria, Bulgaria, Lituania, Olanda, Francia, Romania e Spagna. Il Forum, organizzato dallo staff di Biennale Democrazia della Città in collaborazione con Environment Park, Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino, Goethe Institut Torino e Slow Food, e sostenuto dalla Regione, si articola in una serie di workshop, tavoli di lavoro, sedute plenarie e semi-plenarie non aperti al pubblico che si terranno nelle sale del Centro Interculturale della Città di Torino e dell’Environment Park.

Ma l’evento - presentato ieri dal presidente di Biennale Democrazia Gustavo Zagrebelsky, dalla presidente della Regione Mercedes Bresso, dall’assessore regionale alla Cultura e Politiche giovanili Gianni Oliva, dagli assessori comunali alla Cultura e alle Politiche giovanili Fiorenzo Alfieri e Marta Levi, dalla direttrice di BD Angela la Rotella - coinvolgerà anche il grande pubblico con le tre lezioni aperte tenute dall’economista Jean Paul Fitoussi, da Woodrow Clark, Premio Nobel per la Pace, e da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

Il presidente Zagrebelsky ieri ha ricordato che «la sostenibilità non è soltanto materia per la discussione di scienziati ed esperti, ma è, prima di tutto, un modo per porre in questione la qualità e le forme della nostra convivenza democratica». E ha aggiunto: «L’Unione Europea non ha scelto Torino a caso come Capitale dei Giovani, ma l’ha fatto perché qui, anche in vista del 2011, ci si sta riappropriando di una storia di crescita civile che ci rende punto di riferimento della riflessione su questi temi».

La presidente Bresso, che ha ricordato di essersi dedicata come studiosa ai temi della sostenibilità, ha sottolineato: «È importante che i giovani capiscano, attraverso le riflessioni di esperti di primo piano, come questo sia un problema che rischia di essere banalizzato mentre richiede soluzioni complesse».

maria teresa martinengo

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