lunedì 15 febbraio 2010
Classroom, Ibm porta in Italia la scuola ad alta tecnologia
[Corriere della Sera 14/02/2010] MILANO - Più di quattro miliardi di contratti di telefonia mobile nel mondo, ed era solo il 2008. Si tratta di un numero che vale, ormai, due terzi dell' umanità. E due miliardi, secondo le ultime stime, saranno le persone connesse alla Rete nel 2011. Senza contare, restando ai giorni nostri, il volume dei dati che ogni secondo vengono scambiati su internet: per misurarli, ormai si è arrivati al tera-byte (per l' esattezza, sono sei), vale a dire mille miliardi di byte. E poi? «La tecnologia può ancora dare tanto all' uomo. Non bisogna fermarsi alle banalizzazioni, per esempio pensando che il telefonino serva solo per telefonare, così come un frigo per conservare o una lavatrice per lavare». E' l' opinione di Nicola Ciniero, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia. Basta fare un passo in più, racconta il manager della società Usa, Ciniero, e fare leva sulle mille potenzialità delle interconnessioni. Anche le più semplici. Un esempio? Los Angeles, dove per cercare un parcheggio le auto percorrono in un anno una distanza pari a 38 volte il giro del mondo, consumando 200 mila litri di carburante con l' emissione di 730 tonnellate di anidride carbonica. Una delle risposte? Un sistema che raccoglie i dati (posti liberi disponibili) di tutti i parcheggi, cosicché chi entra in città in auto, dando il via a una semplice connessione, per esempio un cellulare con internet, sa immediatamente dove si trovano i parcheggi liberi più vicini. Senza girare a vuoto per ore. «Molti problemi si risolvono, basta interconnettere», riassume Ciniero, che parla anche di possibili sistemi di collegamento delle tante telecamere su strada, per permettere alla polizia un migliore controllo del territorio. L' idea di fondo dei manager Ibm è di rendere la tecnologia ancora più intelligente, con la formula dello «Smarter planet». «Per noi Smarter planet - ha spiegato il numero uno mondiale del gruppo, Sam Palmisano - significa nuova intelligenza dentro i sistemi e i processi che ci forniscono i servizi, che progettano, costruiscono, comprano e vendono i beni di consumo e che permettono alle cose di muoversi e a miliardi di persone di vivere e lavorare». Smarter planet, tradotto in termini più «a misura d' uomo» significa «smarter town». Con un «asse» tra a amministrazioni locali e multinazionale americana. Come a Reggio Emilia, con l' iniziativa Classroom 2.0: studenti, insegnanti, genitori e aziende potranno scambiarsi su una piattaforma comune informazioni sulle attività di gestione della classe e sui risultati degli alunni. Ma uno dei primi casi europei, tornando al problema di traffico e smog, è quello della capitale svedese, Stoccolma: già dal 2006, con un sistema di transponder Rfid, varchi di accesso, segnali radio, laser e fotocamere digitali, la città ha ridotto del 30-50% i tempi trascorsi in coda e del 40% i gas serra, oltre a incassare ogni anno 50 milioni di euro dai pedaggi. Giovanni Stringa
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