mercoledì 17 marzo 2010

Rete Libera, i “pirati” si danno appuntamento a Roma per il 20 marzo

[CiaoBlog 16/03/2010]

È passato un anno dalla prima edizione della Festa dei Pirati – tenutasi il 28 marzo 2009 al Teatro delle Arti nel quartiere Garbatella di Roma.

La manifestazione ha riscosso un successo tale da “meritarsi” un altro giro di giostra.

L’obiettivo dell’incontro e è quello di dar voce ad una vera e propria corrente culturale, quella che ritiene la “pirateria telematica” un consapevole atto di disobbedienza civile e non un atto di inciviltà che teso a “derubare” gli autori delle loro opere.

Il movimento – che riscuote consensi negli USA come in Europa – ritiene che il diritto d’autore sia una gabbia che impedisce la reale innovazione creativa, i cui effetti procurerebbero proventi agli stessi autori.

Sono moltissimi gli attivisti italiani e stranieri che promuovono il libero scambio di beni intellettuali, le loro ragioni non sono quelle tipiche dell’egoismo criminale, ma piuttosto quelle del bene comune.

Invece di restare in casa a vergognarsi per aver “rubato” brani musicali, film, libri o quant’altro, i pirati si ritroveranno – ancora una volta – a Roma, il 20 marzo al teatro Capranica; per incontrarsi, dibattere e difendere il diritto alla conoscenza. Tra le novità di quest’anno, troviamo l’istituzione di corsi pratici anti-censura.

Il dato da cui nessun commento può prescindere è che i due terzi del traffico internet sono generati dal peer-to-peer; tentare di ignorare la realtà o di contrastarla è di certo molto più faticoso e dispendioso rispetto a quanto lo sia sforzarsi di capire innanzitutto perché e come si è arrivati a questo stato di cose e – in secondo luogo – cominciare a chiedersi: è davvero così terribile?

Il Movimento ScambioEtico – fautore della manifestazione – intende dimostrare che “la difesa a oltranza della proprietà intellettuale, non solo è tecnicamente impossibile, ma incompatibile con il futuro della libera informazione e della creatività in rete“.

Nel corso della Festa dei Pirati verranno analizzate al microscopio le misure adottate dal governo in materia di Internet, si indagheranno le nuove possibilità offerte dal passaggio al web 2.0, si presenteranno software capaci di garantire l’anonimato e la libertà di navigazione – in particolare per gli utenti che vivono in paesi dove Internet viene censurato.

Fra i partecipanti segnaliamo alcuni rappresentanti del Partito Pirata svedese, gli ideatori del sito – fuorilegge in quasi tutta Europa – “The Pirate Bay”, blogger di fama internazionale e artisti di avanguardia.

Alla luce di tutto questo, si può ben dire che – al di là delle posizioni – i “pirati telematici” sono più i membri di un movimento culturale che quelli di un’associazione a delinquere.

Anna Coluccino

Nessun commento:

Posta un commento