[Ansa.it 18/11/2013]
Rispetto agli adolescenti degli ultimi venti anni i ragazzi
'app-generation' di oggi hanno una grande quantità di mezzi digitali e
dimostrano di avere un livello superiore di creatività nelle arti
grafiche e visive ma, di pari passo, zoppicano nella scrittura che,
negli anni, si è appiattita, ha perso sfumature, è diventata più
semplice e banale. Lo dimostrano i ricercatori della University of
Washington e della Harvard university che hanno analizzato 354 campioni
di arti visive e 30 esempi di scrittura creativa degli adolescenti
americani, confrontandoli con ciò che creavano e scrivevano i ragazzi
delle precedenti generazioni a ritroso fino al 1964. Lo studio sarà
pubblicato a dicembre su Creativity research journal. "I giovani oggi
dimostrano di sapersi giostrare meglio nell'uso dei mezzi informatici
per la produzione di disegni e arti visive dimostrando un alto livello
di sofisticazione e complessità nei loro lavori, insieme ad un uso più
ridotto delle illustrazioni a penna" spiega Katie Davis, coautrice del
libro 'The App-generation" uscito a fine ottobre, e direttore dello
studio. "Al contrario la scrittura negli ultimi 20 anni è diventata più
convenzionale, con un trend di appiattimento, mancanza di sfumature e
maggiore banalità, con un linguaggio più semplice".
I ricercatori evidenziano che negli anni osservati c'è stato un aumento
notevole dell'innovazione in ambito dell'arte digitale e i ragazzi della
'app-generation' hanno molti strumenti in più per la produzione
artistica creativa. "Rimane una questione aperta se il declino nelle
capacità letterarie sia la conseguenza di questa grande offerta di mezzi
digitali negli ultimi 20 anni. La questione andrebbe approfondita
meglio e merita più attenzione" ha precisato Davis.
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