mercoledì 13 aprile 2011

Il web 2.0 mette il grembiule

[MyMarketing.net o8/0472011] Il web 2.0 entra a scuola. E non lo fa certo in punta di piedi. Ma in modo interattivo e multimediale, proprio com‘è nella sua natura.

La rivoluzione 2.0 di studenti e professori parte dalla Puglia, dove il blog il sottosopra.info dell‘ITC Blaise Pascal di Foggia si è addirittura guadagnato il Diploma di Gran Merito. E non è tutto. La squadra, guidata dal prof. Raffaele Identi, non si è certa fermata qui e ha bissato il successo con un premio dell‘Ordine dei Giornalisti, giungendo terzo nel concorso nazionale “Fare il giornale nelle scuole”. Tipico esempio di “informazione dal basso”, Il SottoSopra ha l‘aspetto di un vero e proprio rotocalco di cronaca, ricco di news, articoli di approfondimento e contributi multimediali degni di una redazione professionista. Ce n‘è davvero per tutti i gusti: dalle notizie di cronaca bianca e rosa alle notizie sportive o specializzate in musica e hi-tech. Insomma, un autentico esempio di come anche i “piccoli” possono diventare “grandi”.

Sempre restando nella terra dei Trulli e dei Taralli, inoltre, c‘è anche l‘esperienza dell‘ITC Costa di Lecce che attraverso il blog “Repubblica Salentina” è riuscita a esportare il suo “credo” folcloristico in tutto il mondo, dando poi vita a un‘ulteriore iniziativa: il progetto “Salento 3.0” in grado di utilizzare innovative tecniche di marketing digitale per promuovere le bellezze turistiche del Salento. E non sorprende poi sapere che, proprio il Costa di Lecce, è stata la prima – e, molto probabilmente l‘unica - scuola in Italia ad aver dato vita a una realtà imprenditoriale che funge da incubatore di lavoro nei settori del web design e del web marketing. E, come se non bastasse, da queste iniziative sono nate anche importanti iniziative a sfondo sociale, come “Salento EcoDay”, un fine settimana in cui volontari si organizzano in gruppi per interventi di pulizia e raccolta di rifiuti nelle aree e nell‘hinterland del proprio Comune di residenza.

Dalla Puglia ci trasferiamo in Sicilia e, più precisamente a Palermo, dove i ragazzi della quarta B della scuola elementare Mario Rapisardi hanno sperimentato l‘uso del web 2.0 in classe, imparando poesie su YouTube, scaricando software gratuiti e chiacchierando in aula di Google e dei principali programmi di calcolo e videoscrittura.

In questo caso il ruolo di Mister Fantasy (parafrasando un personaggio portato al successo dal più celebre dei tecnologi italiani Carlo Massarini) spetta a Giusi Carini, una maestra 2.0 che, quattro anni fa, ha aperto un blog con la classe prima.

Le sue lezioni virtuali vanno dall‘ascolto di spezzoni audio e video a sondaggi online e dalla navigazione web alla lettura di ebook, passando dall‘utilizzo del computer a scopo ludico e lavorativo, il tutto governato – e non potrebbe essere altrimenti – da una modernissima lavagna interattiva multimediale.

E i bambini come rispondono? “Con la maestra Giusi non ci annoiamo mai!”, affermano in coro... In barba a tutti coloro che continuano a predicare contro l‘arretratezza della scuola italiana e dell‘impotenza di insegnanti ed educatori contro il digital divide.

Roberto Bonin

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