L’Italia non attira gli investimenti digitali per via dei ritardi accumulati nel campo dell’istruzione e delle innovazioni, oltre che di un potere politico che non accelera sulle iniziative che potrebbero far decollare il nostro Paese.
Situazione che fa finire l’Italia al 48° posto della classifica mondiale contenuta nel Report “The Global Information Technology Report 2012: Living in a Hyperconnected World” del World Economic Forum (Wef), della società di consulenza globale Booz & Co e della Business School Insead.
Una valutazione a livello globale di 142 Stati su condizioni infrastrutturali e competenze umane necessarie a fornire tecnologie informatiche e di comunicazione oltre che internet.
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