giovedì 1 aprile 2010

I bambini di tutto il mondo schiavi di TV e computer

[Kidzmodo 31/03/2010]

Un bambino su tre in tutto il mondo passa almeno tre ore ogni giorno davanti alla tv o allo schermo del computer, secondo uno studio condotto su 70.000 giovanissimi in 34 nazioni. Regina Guthold e altri suoi colleghi a Ginevra dell’Organizzazione mondiale per la sanità hanno scoperto che dall’Argentina allo Zambia la maggior parte dei bambini non fanno sufficiente esercizio fisico. “Riguardo i livelli di esercizio fisico, non abbiamo trovato molte differenze tra paesi ricchi e poveri”, ha dichiarato alla Reuters la Guthold, “Il fatto che crescano in paesi poveri non significa necessariamente che i bambini facciano più attività fisica”.

Lo studio, pubblicato nel Giornale di pediatria, ha preso in considerazione 72.845 bambini tra i 13 e i 15 anni da Nord e Sud America, Asia, Europa e Medio Oriente. Le interviste ai bambini sono state fatte tra il 2003 e il 2007. I ricercatori hanno fissato il livello adeguato di esercizio fisico fuori dalle ore di ginnastica scolastiche, in almeno un’ora per cinque giorni a settimana. I bambini che passavano il loro tempo tre o più ore al giorno davanti alla tv, giocando al computer o chattando con gli amici sono stati classificati come sedentari.

I ricercatori hanno scoperto che solo un quarto tra i ragazzi e il 15% tra le ragazze fa abbastanza esercizio secondo questi parametri, con un quarto tra i ragazzi e circa il 30% delle ragazze risultati sedentari, e le femmine rivelatesi meno attive dei maschi (con l’eccezione dello Zambia). L’Uruguay ha dimostrato la più alta percentuale di ragazzi maschi attivi, con il 42%, mentre lo Zambia la peggiore, con l’8%. Le ragazze indiane sono le più attive, con il 37% che fa esercizi come raccomandato, mentre le ragazze dall’Egitto sono risultate le meno virtuose, con un solo 4% che fa ginnastica in quantità adeguate.

Secondo la ricercatrice, le scuole possono aiutare i bambini ad essere più attivi tramite corsi di educazione fisica e spiegando agli studenti l’importanza dell’esercizio. Anche la maggiore diffusione di piste ciclabili, attraversamenti pedonali e simili provvedimenti nei percorsi da e per la scuola potrebbero essere d’aiuto.

Fonte: l’articolo di Reuters

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