giovedì 26 gennaio 2012

Minori online, cresce il "grooming"

[La Stampa 26/01/2012]
«Il 27% dei ragazzi italiani si dà appuntamento di persona con qualcuno conosciuto in internet, e il 17% ha rapporti intimi con persone contattate via web. Da queste evidenze e dal nostro lavoro quotidiano con i ragazzi emerge chiaramente come sia necessario dar loro gli strumenti tecnici e relazionali per l’utilizzo delle nuove tecnologie».

Lo ha detto Raffaela Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the Children commentando la vicenda di una 13enne adescata via chat e obbligata poi a prostituirsi. Una storia, ha osservato, che «evidenzia come l’utilizzo che i ragazzi fanno di Internet e cellulari sia fortemente influenzato dalla sfera delle relazioni e delle emozioni e che pertanto affettività e sessualità, insieme alla percezione del rischio e alla consapevolezza dei pericoli, siano un ambito fondamentale sul quale agire in termini di prevenzione quando si parla di sicurezza in rete». Per questo «occorre intervenire in maniera immediata, incisiva e congiunta, poichè nessuno singolarmente possiede tutte le competenze e gli strumenti necessari per la tutela di bambini e adolescenti on line. La realizzazione di un ambiente sicuro in rete è una responsabilità condivisa».

Il 7 febbraio si celebrerà il Safer Internet Day, la giornata istituita dalla Commissione europea, all’interno del Safer Internet Programme, per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei Nuovi Media tra i più giovani. In Italia il referente del programma è il Centro Giovani Online (www.sicurinrete.it) coordinato da Save the Children e Adiconsum. Tema del Safer Internet Day 2012 sarà «Connecting Generation», per incoraggiare una comunicazione efficace tra generazioni - i giovani e gli adulti - anche nell’ambito dei Nuovi Media.

In occasione della giornata, il 7 febbraio a Roma, si terrà un incontro ospitato dal presidente della Camera insieme al Comitato Consultivo del Centro Giovani Online, coordinato da Save the Children e Adiconsum: un network di 50 organizzazioni - tra istituzioni, società scientifiche, media, aziende ICT e di telefonia mobile, associazioni e università - attive nella tutela on line di bambini e adolescenti. Nel corso dell’incontro il Comitato presenterà ’L’Agenda strategica per la promozione dei diritti on line dei minorì e la nuova ricerca ’Insieme. Più Connessi. Più sicurì.

A fine 2011 da Ecpat Italia, organizzazione per il contrasto dello sfruttamento sessuale dei minori, aveva chiesto l’approvazione di una «legge sull’adescamento al fine di abuso o sfruttamento sessuale, ferma da gennaio 2011 in Parlamento». L’avvento delle nuove tecnologie «presenta delle zone d’ombra difficilmente ignorabili. Per quanto riguarda l’Italia, dall’analisi dei dati della Polizia, emerge che nei due terzi dei casi le vittime sono bambine, ragazze o donne. Oltre che sui reati commessi dagli adulti, Ecpat «punta i riflettori anche su quelli commessi dagli adolescenti, come ad esempio il fenomeno delle "Candy girl" (ragazzine che si spogliano davanti a una web cam o che vendono le loro foto per ricariche telefoniche o altri regali), legato alla forte erotizzazione di bambini e adolescenti attraverso i media».

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