L'esplosione di Facebook e Twitter non accenna a fermarsi, facendo così del social networking il nuovo paradigma del web.
Si potrebbe pensare che l'inserimento di bottoni sociali, come il "Mi piace" di Facebook e quello per la condivisione su Twitter, sia da ricondursi al tentativo di aggiornare i siti web a una nuova concezione del web. Vero, ma non è solo una questione di tendenza o moda.
Il social media marketing b2c e il buzz marketing infatti si basano sulla consapevolezza che la viralità di un contenuto è determinata anche dal passaparola tra contatti e dalla visibilità sui social media.
Una buona strategia da seguire per ogni contenuto è:
- integrare il "Mi piace" di Facebook: si tratta di uno strumento facile da incorporare e che consente ai 500 milioni di utenti del social network di consigliare una pagina web ai propri amici, con un clic veloce e non impegnativo. Cliccando il tasto "Mi piace", sul vostro profilo Facebook e sullo stream dei vostri amici verrà visualizzato automaticamente il vostro gradimento per questo articolo: provate!
- inserire il tweet button di Twitter: anch'esso è facilmente incorporabile nel proprio sito internet, magari vicino a un articolo, un comunicato stampa o a un prodotto, e consente agli utenti di Twitter di segnalare l'apprezzamento per il contenuto. Se volete provarlo, ecco a voi il tasto per twittare questo articolo sullo stream dei vostri contatti.
- inserire il Linkedin button: si tratta di una novità di Linkedin. Serve per condividere su LinkedIn, il popolare social network per professionisti, articoli interessanti dal punto di vista lavorativo. Provate a cliccare qui per vedere come funziona!
- valutare l'idea di inserire uno strumento per mandare un contenuto via email ai propri amici: tale strumento non è particolarmente innovativo, ma genera alti tassi di conversione. Se un utente segnala qualcosa su un social network, esso può essere di interesse collettivo; se invece lo manda via mail a una persona significa generare una visita ancora più attenta e sicura ("se il mio amico mi ha mandato il link a questo prodotto significa che è proprio ciò che fa per me");
- inserire bottoni che permettano la veloce condivisione su Delicious, il social network per la condivisione di link interessanti, e su altre piattaforme.
Quando si parla di social media, bisogna considerare che si tratta di mezzi di diffusione rapida e virale:
- Una recente ricerca della CNN sui social media ha riferito che l'87% dei contenuti è veicolato dal 27% dei suoi lettori tramite i social network.
- La condivisione aggiunge valore al contenuto: l'utente infatti lo arricchisce di un gradimento, lo consiglia, lo ritiene importante per i suoi contatti.
- Su Facebook ma soprattutto su Twitter si tende ad aggiungere persone con interessi affini ai nostri, quindi è altamente probabile che ciò che ha segnalato un amico sia anche di mio gradimento: non a caso la stessa ricerca sui social media conferma che, rispetto a una pagina web trovata per caso, abbiamo il 27% di probabilità in più di trovare maggiormente interessante un contenuto condiviso da un amico.
- La diffusione di un contenuto sui social network aumenta la reputazione del contenuto stesso o di chi l'ha prodotto. Per questo i social network restituiscono spesso quella che viene chiamata Return On Influence (in qualche modo contrapposto al Return On Investment classico): il social network fa circolare un prodotto, un brand, un contenuto, rendendoli più trendy e interessanti rispetto ad altri.
Cosa succede se non si integrano i pulsanti sociali nelle proprie pagine web? Si rinuncia a quelle comodità che facilitano l'utente nella condivisione rapida e virale dei contenuti.
- L'utente, che sta iniziando ad abituarsi alla comodità di condividere con un click, deve prendere manualmente l'url, metterla sul social network, eventualmente accorciarla per Twitter (ricordiamo che il limite per ogni tweet è di 140 caratteri) e condividerla.
- L'utente deve aprire la casella di posta elettronica, magari effettuando il login, copiare e incollare il link, e solo a quel punto può inserire il nome del destinatario.
- L'utente può avere l'impressione di trovarsi su un sito vecchio, non aggiornato, e quindi ne va della reputazione del brand.
Quanti di voi hanno già adottato questa strategia? Che consigli avete per migliorarla?
Ludovico Spagnolo
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