giovedì 25 novembre 2010

e-Part e l’ecologia digitale

[25/11/2010 Terranews]
INTERNET. E' un progetto italiano, una piattaforma che consente di segnalare un’emergenza presente sul territorio.
In questi ultimi anni caratterizzati da una grave crisi economica e politica più di un osservatore ha notato come l’innovazione tecnologica sia rimasta uno dei pochi argomenti in grado di suscitare grandi emozioni e speranze. Questa febbrile operosità della cultura digitale viene da lontano e ha conosciuto diverse stagioni. Ma è un dato di fatto che dall’invenzione del c.d. web 2.0 abbia subito un’accelerazione, ossia abbia raggiunto quel punto di svolta che l’ha trasformata da fenomeno di nicchia in fenomeno di massa e di costume. L’esplosione dei social network (Facebook, Youtube, Myspace, Twitter, Friend Feed, ecc.) ne è la prova evidente. Come è evidente che i settori sociali toccati da queste innovazioni siano sempre più ampi e profondi e vadano ben al di là dell’intrattenimento e del business. Sembrerebbe infatti che alcune tra le novità più interessanti in vista riguardino la partecipazione degli internauti ai temi sociali, alla politica e in particolare alla gestione del territorio.

Temi che a qualcuno non suoneranno affatto nuovi. Nello specifico è sempre più facile imbattersi in progetti che invitino alla condivisione di attività, informazioni ed esperienze su internet sfruttando la possibilità di geolocalizzarle su una mappa satellitare (ad es. google maps, microsoft bing maps) e consentendo anche ad altri navigatori di fruirne attivamente i contenuti (foto, video, testi, link) per diversi scopi. I progetti in questo senso sono moltissimi (foursqaure, tripadvisor, google maps, gowalla, meetup, ecc.). Tra i più interessanti in Italia si possono citare “Critical City” di Milano (criticalcity.org) e il ben noto geoblog “Urban Experience” del progetto Performing Media (www.geoblog.it). Un nuovo progetto italiano che sta facendo discutere è invece “e-Part” (epart.it) realizzato dalla società di programmazione Posytron, membro del progetto Crowdsourcing Network di TheBlogTV (www.crowdsourcingnetwork.it).

e-Part è una piattaforma che consente al navigatore di segnalare un’emergenza o una disfunzione presente sul territorio cittadino, proponendo possibili soluzioni. L’informazione, così condivisa, può essere inoltre sostenuta e commentata da altri utenti. Il programma, acquistabile dalle P.a., offre ai Comuni l’opportunità di monitorare il territorio sfruttando in tempo reale il contributo dei cittadini, valutando quali emergenze siano avvertite come più urgenti. L’interfaccia di navigazione è ottima, usabile e intuitiva. E non a caso il progetto ha ottenuto molti complimenti dalla rete. A questo punto non si può non notare come già alcuni anni or sono (a cavallo tra il 2004 e il 2007) talune P.a. tentarono di sfruttare per prime internet per attivare percorsi di partecipazione on line. I temi più caldi erano quelli del bilancio partecipato e della trasformazione partecipata del territorio.

Tra questi vale la pena ricordare l’Atlante delle periferie del Comune di Roma o il bando sull’e-democracy del Cnipa del 2004 grazie al quale vennero realizzati progetti molto interessanti come quelli della Regione Veneto (vened.regione.veneto.it) e il progetto edem 1.0 (www.slideshare.net/mescalino/rapporto-su-edem-10) sviluppato in collaborazione tra Comune di Roma, di Pescara e Regione Lazio, che diede esiti come il sito municipiopartecipato.it, piattaforma 2.0 già molto avanzata dedicata al territorio del Municipio XI di Roma. Certamente urge riflettere tra sulla differenza che passa tra il crowdsourcing e una reale partecipazione democratica o tra il segnalare via internet delle semplici emergenze piuttosto che prendere parte a un processo politico partecipativo consapevole, che coinvolga i cittadini (dal vivo e on line) anche nella fase decisionale, condivida con essi informazioni strategiche (sul territorio, sui bilanci) e preveda un monitoraggio di espliciti impegni presi dalla della P.a. (come accadeva in molti dei progetti pubblici sopra citati).

Ma al di là di tutto, i tempi oggi sembrano maturi perché queste iniziative conoscano un deciso rilancio sfruttando le recenti innovazioni tecnologiche e soprattutto il rinnovato rapporto dei cittadini con la partecipazione on line.

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