[La Repubblica 20/05/2010] SONO lontani i tempi in cui per studiare materie come la storia e la geografia i ragazzi avevano a disposizione soltanto ponderosi manuali, con molto testo e poche immagini, e ingombranti atlanti che non entravano nello zaino. Oggi le nuove tecnologie hanno rivoluzionato le modalità di apprendimento e si comincia fin da piccoli a familiarizzare con i linguaggi informatici. Anzi: gli alunni delle scuole primarie, ormai da qualche anno a questa parte, sono "nativi digitali", vivono cioè immersi in ambienti ultratecnologici e hanno un'ottima padronanza dei gadget elettronici, spesso superiore a quella dei loro genitori. In alcuni casi anche dei loro insegnanti.
Facendo leva su questa innata predisposizione dei ragazzi nel mondo fioriscono iniziative per valorizzare il ruolo delle nuove tecnologie nell'apprendimento: gli Stati Uniti, il Giappone e l'India sono in prima fila. Al ForumPA in corso a Roma è di scena la "Scuola 2.0" grazie a un progetto italiano realizzato dalla Global Base, azienda partner di Google, presso l'istituto comprensivo Riva 2 "Luigi Pizzini" di Riva del Garda. "Un'iniziativa - spiega Massimo Nicolodi, referente del progetto per la Global Base - volta a creare una sinergia positiva tra docenti e studenti utilizzando tutte le nuove tecniche del web 2.0 e fungendo da stimolo creativo nell'usare la tecnologia in ambiente Google". Il settore education del colosso di Mountain View offre infatti un'ampia gamma di Apps & Maps - gratuite e senza pubblicità - con cui costruire percorsi didattici ad hoc nel solco dei social network.
Nello specifico i ragazzi della scuola primaria "Gianfranco Fedrigoni" di Varone hanno studiato il centro storico di Riva del Garda ricreando in classe un tour virtuale e interattivo utilizzando le mappe di Google Earth. Un lavoro articolato in più fasi in cui le rilevazioni gps, le foto scattate e i materiali audio/video raccolti da loro durante le uscite "sul campo" sono stati pubblicati su un blog online, punto di partenza per una condivisione dei contenuti a livello più ampio, come nel caso di gemellaggi con scuole di altre città. Un progetto glocal realizzato con il supporto dell'Iprase (Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativi) Trentino e la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Padova: di notevole interesse locale ma inserito in un contesto globale come il web.
Le potenzialità delle nuove tecnologie applicate alla scuola sono davvero tante, come sottolinea Nicolodi: "Un aspetto centrale è rappresentato dall'interattività e dalla competizione virtuosa che si genera tra alunni e insegnanti che lavorano fianco a fianco per raggiungere un obiettivo comune". Senza contare che le Apps della suite sono strumenti personalizzabili e favoriscono la comunicazione interna (posta elettronica, calendari condivisi, chat video integrati) e la collaborazione a livello globale (studenti e docenti possono condividere documenti online, ovunque e in qualsiasi momento). La sicurezza, poi, è garantita da adeguati filtri e livelli di protezione.
Le Maps e Google Earth rappresentano dei veri e propri "atlanti 2.0" interattivi, innovati in tempo reale e ricchi d'informazioni: una sorta di navigatori satellitari potenziati, con cui si può anche viaggiare indietro nel tempo. Navigazione in 3D, tour multimediali e immagini storiche dal mondo rappresentano un plus per gli studenti, che possono fare viaggi virtuali nei paesi oggetti di studio e trovare informazioni "georeferenziate", ma anche per gli insegnanti nel pianificare le gite scolastiche e creare modelli in 3D personalizzati. In definitiva queste mappe rappresentano uno strumento didattico "trasversale" che può essere utilizzato come supporto all'insegnamento di diverse materie - quali letteratura, storia e lingue - catturando l'attenzione dei ragazzi, che possono sentirsi protagonisti dell'azione.
MANUEL MASSIMO
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