[AGI 21/12/09]
La collaborazione tra pubblico e privato puo' migliorare in maniera sensibile la vita dei cittadini e dopo il successo del progetto "Smart Inclusion" per i bambini ricoverati in ospedale per lunghe degenze. Oggi il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, l'amministratore delegato della Telecom Italia, Franco Bernabe' e il presidente del Cnr, Luciano Maiani, hanno firmato un nuovo protocollo d'intesa per la creazione di un nuovo "Smart service cooperation lab" per dare un ulteriore contributo agli impegni gia' in corso e la trasformazione dello "Smart service cooperation lab" in un vero e proprio centro di eccellenza. La collaborazione tra pubblico e privato, ha spiegato il ministro, e' gia' operativa con ottimi risultati nel contesto del piu' ampio progetto "Smart Inclusion". Un progetto tutto italiano di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici per bambini ospedalizzati. "Un modo per regalare un pezzo di vita - sono parole di Brunetta - a dei bambini che sono costretti a trascorrere lunghi periodi in ospedale, e in particolare in reparti di oncologia. In questo modo questi bambini - obbligati a lunghe degenze - sono in contatto con la loro scuola e la loro famiglia". Piu' dettagliatamente, come spiega una nota, "il sistema prevede un 'touch screen' (chiamato Smart Care), dotato di una telecamera e posto a bordo del letto per mezzo del quale i bambini possono partecipare alle lezioni scolastiche, comunicare con il loro cari e accedere a vari programmi di intrattenimento". "Si tratta - chiarisce la nota - di un sistema di integrazione virtuale e in tempo reale, tra un reparto ospedaliero di lunga degenza e un istituto scolastico per favorire la partecipazione dei bambini ricoverati alla vita sociale dei propri coetanei. Questo - si legge ancora - sia in momenti di svago, sia durante le lezioni con gli insegnanti. In pratica, i ragazzi ricoverati in ospedale per gravi malattie e costretti in una stanza - spesso sterile e senza oggetti personali - possono costruire un contatto umano con altri bambini e allo stesso tempo imparare, combattendo quel senso di alienazione e isolamento tipici delle stanze di ospedale. In questo modo 'Smart Inclusion' fornisce alla equipe ospedaliera anche un supporto ai tradizionali processi di cura potendo approfittare di una condizione psicologica del paziente piu' favorevole e, quindi, diminuendo i tempi di guarigione". (AGI) -
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