lunedì 28 dicembre 2009

Come riconoscere gli amici veri? Ai bambini lo dice trool.it

[La Nazione Firenze 27/12/09] Ripasso per chi è rimasto indietro: ricordate il cortile sotto casa? Le telefonate serali con gli amici? Gli incontri al bar o al giardino? Ecco, chi ha meno di trent’anni – dunque bambini adolescenti e giovani – ha trasferito tutto ciò in quella scatola magica chiamata computer e in quella immensa comunità chiamata Rete. Lo fanno anche molti adulti, è vero, però non rischiano tanto e sanno cavarsela da soli. Ma immaginiamo un bambino di sei anni. O una ragazzina di dodici. Chi incontrano, cosa si dicono, che fanno ore e ore davanti allo schermo? E soprattutto: possiamo impedirlo, possiamo bloccare il tempo o chiuderli in una grotta? L’Istituto degli Innocenti ha fatto una cosa intelligente. Ha aperto uno spazio in Internet in cui i bambini più o meno grandi e sempre con il filtro di un adulto (educatore o maestra) possano sperimentare i nuovi strumenti di comunicazione capendo a cosa vanno incontro. Il portale si chiama Trool (www.trool.it) e in pochi mesi ha raccolto 400mila visitatori. I piccoli internauti aprono il loro blog, scrivono pensieri e filastrocche, dialogano fra loro. Ne viene fuori un inno all’innocenza e alla saggezza, virtù che crescendo si perdono per strada. L’argomento più gettonato è l’amicizia: “Sapete riconoscere gli amici finti da quelli veri? - scrive nella Rete una bambina che si fa chiamare fantaghirò – L’amico vero è quello che non ti abbandona mai, è l’unica persona che ti difende sempre davanti a tutti, è l’unico che ti rispetta e che accetta le tue scelte anche se non gli vanno bene”. Bella lezione. Seguono l’amore per gli animali, l’ammirazione per chi fa rispettare le regole (amatissimi i vigili urbani, destinatari di poesie e filastrocche), il desiderio di una vita più a contatto con la natura. Cose semplici, le uniche di cui hanno bisogno.Ma la cosa più intelligente di questa giusta iniziativa è aver pensato ai nonni. Che fino agli sms arrivano, anche se a fatica, ma a facebook o a simili pianeti neanche si avvicinano. Eppure è lì che i nipoti passano il tempo, è da lì che mandano i segnali. E’ come se il ponte che da sempre li tiene in comunicazione fosse saltato, lasciandoli su sponde opposte del fiume e senza una zattera con cui raggiungersi. Ecco, trool ricostruisce il ponte. E con la stessa semplicità con cui si insegna a un bambino a camminare, offre ai nonni (ma anche a mamme o papà a digiuno informatico) gli strumenti essenziali per dialogare in Rete: posta, chat, perfino videochiamate. E’ facile e vale la pena provare (http://www.trool.it/content/nonni-e-mamme-nella-rete). Scoprirete che figli e nipoti sono lì che vi aspettano. geraldina.fiechter@quotidiano.net

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