[CellulareMagazine 16/12/2013]
L'invito agli adolescenti è "occhi aperti" su Internet, per non cadere in trappola di cyber-bullismo e gradite sorprese. A dimostrare le pericolosità del Web è l'indagine condotta da Federconsumatori e Adusbef, che ha analizzato il comportamento on-line dei ragazzi da 12 a 17 anni. Ben 8 adolescenti su 10 navigano in Rete per più di un'ora al giorno e 9 su 10 vanta un profilo sul social network, utilizzati per il 75% dei casi per leggere notizie e postare foto personali.
Questi comportamenti, si legge nel documento proposto dalle associazioni, genera una mole "rilevante di dati riversati in rete" che "se non gestita in modo responsabile e accorto, espone i ragazzi al rischio delle molestie e del bullismo". Non è un caso che 4 intervistati su 10 ritengono di essere rimasti in qualche modo vittime di diffusione di notizie false o riservate pur senza che questo sia sfociato in veri e propri episodi di bullismo o di stolkeraggio.
E ancora: il 41% del campione ritiene di essere rimasto vittima di atteggiamenti scorretti. Essere presi di mira è un pericolo reale sentito dal 71% dei ragazzi. Il 90% ritiene che "le vessazioni, le molestie, il bullismo messi in campo attraverso i canali di Internet possano aver avuto un ruolo significativo nei casi dolorosi di cronaca sfociati nel suicidio di giovani vittime".
Tutto ciò è ancora più complicato nell'era dei dispositivi mobili, che permettono un collegamento costante ai social e al Web. Ecco perché Federconsumatori e Adusbef hanno deciso offrire assistenza gratuita ai minori vittime di bullismo e molestie in Rete attraverso un apposito progetto per sensibilizzare sul tema della web reputation.
Luca Figini
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