[PadovaOggi 08/10/2013]
Uno studio per mettere a fuoco il rapporto dei giovanissimi con internet e i social network.
"Crescere" - questo il nome della ricerca promossa dalla fondazione
Emanuela Zancan onlus e dal De Leo Fund, in collaborazione con il
Comune, la fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, l’azienda
Ulss 16 e la Fondazione Città della Speranza - si propone di raggiungere
un migliaio di ragazzi della provincia di Padova e le loro famiglie, accompagnandoli in un percorso di monitoraggio dagli 11 ai 18 anni.
PRIMI DATI.
Lo studio è in pieno svolgimento negli 80 comuni della provincia di
Padova che collaborano a questo importante progetto, che gode del
patrocinio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza e il
sostegno dell’Ufficio del pubblico tutore dei minori del Veneto. Dai
primi dati, calcolati su un sottogruppo di 300 ragazzi dodicenni che
frequentano la scuola secondaria inferiore, emerge che 7 su 10 usano
internet almeno una volta alla settimana, 1 su 4 naviga in rete ogni
giorno. Quasi tutti ormai hanno un collegamento a internet in casa.
Navigano in rete anche attraverso il cellulare, il tablet o la consolle
dei videogames.
SOCIAL NETWORK. Dallo studio
emerge che le attività principali che i ragazzi fanno al computer sono:
ricerche per la scuola, videogiochi, musica, film, cartoni animati e
video musicali. Il 16% dei dodicenni dice di usare social network
(Facebook, Twitter ecc.), anche se si tratta di un fenomeno in continuo
aumento tra i preadolescenti padovani e quasi il 90% riferisce di avere
amici che li utilizzano.
GENITORI. Coinvolti
nella ricerca anche i genitori, che affermano di mettere in atto diverse
strategie per monitorare le attività online dei loro figli. La maggior
parte impone limiti di tempo o seleziona i siti a cui i figli possono
accedere (61%). Molti specificano che la navigazione in rete è permessa
soltanto in presenza di un adulto. Alcuni vietano espressamente l’uso
dei social network.
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