[LaStampa.it 11/07/2012]
WASHINGTON
E' infondato il timore di un legame tra depressione e numero di ore
trascorse su Facebook o altri siti di social network. E' quanto è emerso
da uno studio condotto dall'Università del Wisconsin per verificare il
rapporto pubblicato nel 2011 dall'Organizzazione dei pediatri
americani(Aap), secondo cui una lunga esposizione a Facebook aumentava
il rischio di depressione tra gli adolescenti.
«Il nostro studio è il primo a presentare prove scientifiche sul
presunto legame tra l'uso dei social media e il rischio di depressione»,
ha sottolineato la ricercatrice Lauren Jelenchick. I risultati,
pubblicati sul Giornale della salute dell'adolescente, «hanno
implicazioni importanti per i medici che potrebbero aver allarmato
troppo presto i genitori sull'uso dei social media e sui rischi di
depressione».
Jelenchick e il docente Megan Moreno hanno seguito 190 studenti
dell'Università, di età compresa tra i 18 e i 23 anni, che trascorrevano
oltre metà del loro tempo su Facebook; e non hanno rinvenuto alcun
nesso importante tra l'uso dei social media e il rischio di depressione.
Tuttavia, Moreno, pediatra che studia il consumo dei social media tra
bambini e adolescenti, ha sottolineato: «Seppure il numero di ore
trascorso su Facebook non è associato alla depressione, noi invitiamo i
genitori ad essere modelli attivi e insegnanti su un uso corretto ed
equilibrato dei media per i loro figli».
(TMNews)
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