[Corriere.it 13/07/2012]
Internet ci sta facendo diventare matti. L'ultimo esempio di follia legata al web è il creatore della campagna Stop Kony - quella contro il generale ugandese che sfrutta i bambini soldato. Il video di Jason Russell in pochi giorni ha fatto il giro del mondo e i suoi account Twitter
e Facebook sono stati letteralmente presi d'assalto. Lui è stato
sveglio per giorni interi oer rispondere e rimirare il suo successo,
finché ha dato letteralmente di matto, è sceso per le strade di San
Diego completamente nudo gridando frasi senza senso. «Psicosi reattiva»,
hanno diagnosticato i medici che l'hanno preso in cura. Poi, come
terapia, un mese di silenzio sul web.
COME IL CAMBIAMENTO CLIMATICO - A
dedicare una copertina a uno dei problemi dei nostri tempi, ossia alla
dipendenza da web, («E' una piaga come il cambiamento climatico», ha
detto una docente di farmacologia di Oxford) è il settimanale statunitense Newsweek.
Titolo azzeccatissimo: «iCrazy». Secondo alcuni studi, l’eccessiva
dipendenza dal web è ormai una patologia simile all’alcolismo o alla
depressione. «Il computer è una specie di cocaina elettrica», spiega il
direttore dell’Istituto di neuroscienza dell’università di Los Angeles
Peter Whybrow. E ancora, il candidato al premio Pulitzer Nicholas Carr,
autore di The Shallows, scrive: «È la nostra ossessione, la
nostra dipendenza e la nostra fonte di stress». Secondo altri studi, un
eccessivo uso di Internet potrebbe aumentare il rischio di contrarre la
sindrome ADHD (quella che dà problemi di apprendimento e difficoltà di
concentrazione e che si cura con il Ritalin, per intendersi). Ma la
correlazione è ancora tutta da dimostrare. Per alcuni studiosi di Taiwan
ad aumentare la dipendenza sono i telefonini, come gli iPhone.
Un'ossessione compulsiva ci porterebbe a guardare continuamente lo
schermo del nostro smartphone, a controllare se qualcuno ci ha mandato
un messaggio su Facebook o su Twitter. Come se ci stessimo facendo una
dose, insomma.
CENTRI DI TRATTAMENTO E CAMPAGNE -
E se gli scienziati sono al lavoro per capire come realmente la rete ci
causi problemi, il problema è talmente sentito che il prossimo DSM (il
Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders che raccoglie
tutti i disturbi psichici e psichiatrici) per la prima volta conterrà la
voce Internet Addiction Disorder, scrive il Newsweek. E non
solo. Il disagio si fa sentire anche nei Paesi asiatici, Cina e Corea in
testa. Qui 10 milioni di persone sono considerate "internet addicted",
con il governo nordcoreano che sta aprendo centri di trattamento della
dipendenza e la Cina che sta lanciando campagne per un uso di internet
consapevole. E la diffusione del "virus" non si ferma qui. Israele,
India, Brasile: medici, pediatri, psicologi e psichiatri sono al lavoro.
Per capire come mai il web ci rende pazzi. Ma sarà vero?
Nessun commento:
Posta un commento