Nella loro camerette davanti allo schermo del pc o al nostro fianco smanettando sul loro cellulare, i ragazzi corrono rischi tutt’altro che virtuali. La pedopornofilia non è l’unica piaga: forum che incitano alla violenza, chat erotiche, siti che incoraggiano l’assunzione di droghe, blog proanoressia. Adescamento sessuale, frodi, bullismo: sono le potenziali minacce a cui si espongono i giovani internauti di età sempre più acerba. Secondo la Commissione Europea si inizia a navigare a 7 anni e il 38% degli utilizzatori di Internet tra i 9 e 12 anni ammette di avere un profilo su un social network nonostante le restrizioni di età (13 anni). In Italia un’indagine Istat ha svelato che ragazzi riservano a Internet oltre il 60% del tempo trascorso al computer (il doppio rispetto a 10 anni fa). Nella classe di età 1117 si passa a 82,7%. Il problema non è Internet ma gli abusi. Per questo, 27 aziende del settore Ict e media cooperano per un accesso a internet sicuro, sottoscrivendo codici di condotta, normative più stringenti sulla privacy adeguate all’età, attività di sensibilizzazione. Come la giornata di domani 7 febbraio, il "Safer Internet Day", promossa da Insafe (rete europea per l’uso responsabile di Internet) e dal 2004 organizzata ogni anno in 70 paesi.
Per proteggere i figli da contenuti non adatti, i comportamenti dei genitori variano secondo gli stili educativi. Da un’indagine dell’osservatorio sui media dell’Università Cattolica di Milano, emerge che molti si rassicurano sulla base del rapporto fiduciario mentre buona parte affianca i figli nelle prime fasi di navigazione. Sul mercato non mancano le integrazioni tecniche alla tutorship parentale. La più semplice è la registrazione dell’attività svolta memorizzando il flusso di battitura sulla tastiera del pc. Fra i software disponibili anche gratuitamente, Kidlogger registra i tasti premuti, le applicazioni usate, le cartelle aperte. Rileva anche la digitazione di parole preselezionate e invia una segnalazione al controllore via email attraverso la cattura delle schermate.
Quanto alla protezione preventiva, programmi di filtro degli indirizzi bloccano nei risultati dei motori di ricerca, gli Url di siti giudicati inadatti. L’imperfezione di questi sistemi controbilanciati dalla loro semplicità di installazione, è che sono impostati su una blacklist predefinita che, per quanto aggiornata dallo sviluppatore, deve rincorrere il continuo proliferare di indirizzi che occultano la loro reale natura sotto mentite spoglie. Se troppo rigorosi, i filtri bloccano siti accettabili: per personalizzare il profilo di protezione, McAfee Family Protection permette di scremare le pagine offlimit in base un indirizzario precompilato ma anche secondo 35 categorie e temi più mirati come "imbrogliare a scuola".
Più efficaci sono i programmi che oltre agli indirizzi valutano dinamicamente il contenuto delle pagine web attraverso l’analisi del linguaggio dell’ipertesto o, novità sul mercato, con l’analisi delle immagini come fa Profil Parental Filter 2. Decano tra il programmi di mediazione parentale, Net Nanny giudicato il più adatto per filtrare le pagine di YouTube, consente nelle chat di oscurare con un asterisco le parolacce. Per un monitoraggio flessibile a distanza, Windows Live Family Safety, integrazione gratuita di Windows7, concede al genitore di selezionare i videogiochi secondo le fasce di età, stabilire con chi può comunicare il figlio nelle chat e riconfigurare in tempo reale le restrizioni ricevendo sul proprio computer un’anteprima della pagina richiesta dal minore per decidere se sbloccarla. Per attivare un filtro di contenuti a costo zero, si scarica K9 Web Protection registrandosi al sito di Blue Coat, sviluppatore del programma. Quando il pc è condiviso, siccome K9Web non è configurabile per più utenti, c’è bisogno di una password per ogni pagina bloccata o perlomeno per quelle a potenziale rischio. Filtro di indirizzi e analisi del testo al volo per il software opensource DansGuardian configurabile con filosofia ancora più restrittiva: bloccare tutto tranne ciò che viene definito nella white list.
Nei pacchetti antivirus e antispam, Norton incorpora la funzionalità di controllo parentale, così fa Kasperty, altro big della sicurezza. Il pc non è più il principale strumento per esplorare la Rete: il 30% dei navigatori junior lo fa con smartphone e tablet. Lanciata quest’anno in Italia, Vodafone Smart Tutor, app scaricabile gratis dal portale del gestore indipendentemente dall’abbonamento, permette di scegliere i numeri fidati, bloccare i contatti indesiderati, selezionare le applicazioni più adatte e limitare il tempo dell’uso del terminale o la navigazione sul web in certe ore.
martedì 7 febbraio 2012
Tutelare i minori dalle insidie del web arrivano i software a prova di furbo
[La Repubblica 06/02/2012]
PATRIZIA FELETIG
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