Ma chi l’avrebbe mai detto che già il 73,7% dei docenti adottasse le nuove tecnologie nelle proprie lezioni?
Pochi, forse nessuno, ma invece è proprio così. Lo testimonia una ricerca sull’e-learning compiuta da Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) e realizzata in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, che mette in evidenza anche come il 70% dei giovani impari ad usare le ICT (Information and Communication technology) da solo, al di fuori delle aule scolastiche. Un dato che stavolta non sorprende.
L’indagine Isfol-Miur sottolinea un altro aspetto importante: l’integrazione dei metodi didattici è stata scelta dal 61,9% dei docenti intervistati. Secondo loro, i vantaggi delle nuove tecnologie per lo svolgimento del lavoro didattico riguardano la progettazione didattica (38,3%), il risparmio di tempo e lavoro (35,6%), una maggiore efficacia della comunicazione didattica (28,8%), le opportunità di personalizzare i percorsi di studio (29,7%).
La conseguenza è un miglioramento nell’apprendimento, in quanto i nuovi strumenti digitali permettono di attirare con maggiore facilità l’attenzione dei ragazzi e di integrare con successo i tradizionali metodi di formazione. A sostenerlo, rispettivamente, sono il 30,2 e il 22% % degli insegnanti.
Per concludere, vale la pena evidenziare qualche altro dato inaspettato: più dei due terzi dei docenti adotta una modalità d’uso complessa delle nuove tecnologie mirata a produrre ed erogare il materiale didattico in modo integrato, circa un terzo produce tramite le ICT oggetti multimediali a forte valenza interattiva e una percentuale poco superiore condivide e scambia in rete unità formative con altri colleghi.
Alla faccia di chi pensava che tecnologia e corpo docente avessero poco da spartire!
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