SINDROME DA SONNO INSUFFICIENTE - «I giovani fino a 30 anni, sono spesso vittime della "sindrome da sonno insufficiente", disturbo provocato dalla volontaria riduzione delle ore di riposo — spiega Fabio Cirignotta, direttore del Centro di Medicina del Sonno del Policlinico S. Orsola, di Bologna —. Ciò che manca in questi casi è una corretta igiene del sonno: per colpa di cattive abitudini adottate durante la giornata, addormentarsi diventa un’impresa. Alla sera, ad esempio, il sistema nervoso deve "regolarsi verso il basso" per prepararsi al sonno: bisogna scegliere attività rilassanti e sgombrare la testa dalle preoccupazioni, perché tutto ciò che mantiene attivo il cervello allontana il riposo. No quindi a studio, lavoro, attività fisica di sera; bisognerebbe anche bandire dalla camera da letto computer e cellulari, tecnologie "attive" e per questo ancora più dannose di un film visto in Tv». Proprio ciò che non fanno i giovanissimi: stando ai dati Usa - che secondo Cirignotta sono validi anche per i ragazzi italiani - nell’ora prima di dormire oltre 1 adolescente su 2 naviga su internet, parla o manda messaggi al cellulare; 1 su 10 viene svegliato quasi ogni notte da email o sms; il 14% gioca tutte le sere ai videogames. Gli adulti preferiscono guardare la Tv, che ormai è nel 95% delle camere; ma questo compromette meno la qualità del sonno, visto che solo il 10% degli adulti lamenta sonnolenza durante il giorno rispetto a oltre il 20% dei giovanissimi. «La sonnolenza diurna è il segnale che non si sta dormendo a sufficienza: ognuno ha bisogno di una certa quantità di ore di sonno geneticamente determinata, per scoprirla basta capire quanto occorre dormire per essere ben svegli ed energici durante il giorno — osserva Cirignotta —. Purtroppo molti pensano che dormire abbastanza sia un "optional": invece chi riposa poco e male rischia di ingrassare, di ritrovarsi con la pressione o la glicemia alta, di sviluppare irritabilità, ansia e disturbi dell’umore. Senza contare il pericolo di incidenti stradali: uno studio recente su 300 ragazzi delle superiori ha verificato che gli incidenti in auto, gravi e non, sono più frequenti in chi dorme di meno». Ma c’è da sperare che un adolescente, ribelle per definizione, ascolti chi gli spiega che deve riposarsi? «Non sarei pessimista: la nostra indagine ha dimostrato che i giovani sanno bene, ad esempio, che la sonnolenza è fra le maggiori cause degli incidenti del sabato sera dopo velocità eccessiva e uso di droghe. I ragazzi sono meno impermeabili alle buone abitudini di quello che temiamo, educarli fin da piccoli alle regole del dormire sano non è impossibile» conclude l’esperto.
Elena Meli
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