domenica 26 settembre 2010

“Web 2.0 e alta formazione:un connubio possibile?”

[26/09/2010 ]

Da Techmex un articolo che mostra come le TIC possano risolvere l’impasse in cui alcune università sembrano versare.

Passando il rassegna le pecche dell’attuale situazione scolastica, ma anche sociale, in cui versa la formazione italiana, dopo aver ricordato le parole di Tullio De Mauro e della dirigente veneta che denuncia la grave ignoranza delle giovani generazioni in fatto di lingua italiana, la sottoscritta passa a considerare la formazione universitaria, dove sembra che il diavolo non sia così nero come si suole dipingerlo. Non é raro infatti rilevarvi buone pratiche degne di essere applicate con entusiasmo perché efficienti ed efficaci.

Ne é un esempio il progetto L’università che vorrei“, concepito e attuato da Maurizio Galluzzo.“Undici i punti presi in considerazione, tutti basati sulla centralità dello studente, sulla gratuità di mezzi e servizi, sulla partecipazione attiva dei soggetti interni ed esterni all’università (apprendimento cooperativo esteso a tutto il popolo della rete), sul potenziamento e l’accessibilità alle tecnologie d’informazione e comunicazione, sulla continua valutazione in itinere, anonima e dal basso, del processo di apprendimento, sull’assoluta gratuità dei materiali da diffondere in rete e da condividere attraverso gli ambienti più idonei ad una più agevole, creativa, attuale, fattiva, collaborazione (blog, social network come facebook, documenti condivisi e tutto quanto la rete renda di facile compilazione, consultazione, condivisione” [...]

E i risultati ci sono, sorprendenti e accattivanti, come dimostra il successo dello IUAV camp 2010, che ha visto la partecipazione di ben 400 iscritti, di cui 160 allievi che hanno presentato i loro progetti, concepiti, passo per passo, attraverso l’interazione continua con chiunque abbia voluto dire la sua (pensate che anch’io ho osato tanto – sic!), per suggerire, criticare, stimolare e (perché no?) manifestare il proprio compiacimento e la propria sorpresa per un processo assolutamente da studiare, copiare, porre in essere, nelle sue linee essenziali, ma soprattutto nelle modalità operative, ovunque si desideri finalizzare la formazione universitaria allo sviluppo culturale, sociale, economico e tecnologico del nostro Paese.

Allora benvenuto web nella formazione universitaria, che il tuo avvento riesca a fermare il declino dell’istruzione e sia foriero di nuove conquiste, nel sapere, nella scienza, nel progresso!”

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