sabato 25 settembre 2010

Foursquare, l'app per scoprire e condividere i luoghi della tua città

[LaStampa.it 25/09/2010] MILANO
Una piattaforma di microblogging e una guida per orientarsi. Sono questi gli elementi che contraddistinguono Foursquare, servizio di geolocalizzazione che consente di condividere con il proprio smart phone il luogo in cui ci si trova, che si tratti di un ristorante, di una piazza, o della stazione della metro. «Tanti più luoghi si scoprono e si condividono con i propri amici, alimentando una sorta di sfida tra i partecipanti al social network, tanti più riconoscimenti si ricevono», afferma Naveen Selvadurai, co-fondatore di Foursquare, ospite dell'ultima giornata del Social Media Week, evento che raccoglie e racconta i trend più importanti che emergono dalle rete. La componente del gioco, sottolinea Selvadurai, è l'elemento essenziale per poter favorire la condivisione di idee e spingere le persone ad utilizzare un determinato servizio.

Federico Ferrazza, coordinatore di Wired.it, sottolinea il fatto che entro quattro anni il mercato della geolocalizzazione negli Stati Uniti avrà raggiunto i dodici miliardi di euro. A questo aspetto si lega inoltre la crescita esponenziale che negli ultimi anni ha coinvolto il mercato pubblicitario locale, a dispetto di quello nazionale. Che cosa accadrà, si chiede Ferrazza, quando Foursquare, che oggi conta circa tre milioni di utenti, avrà raggiunto una vera e propria massa critica? E come verranno sfruttati dalle aziende questo genere di servizi?

Alla questione ha provato a rispondere Alessandra De Carlo, responsabile del Marketing Mobile Data di Vodafone Italia. «Foursquare ci piace molto, ha sostenuto De Carlo, soprattutto nei suoi aspetti di mobilità e condivisione». Ciò che Vodafone intende attuare in questa direzione, consiste nell'agevolare la connettività degli utenti e nel fornire un contributo decisivo all'eliminazione del “digital divide” che oramai da troppo tempo affligge il nostro Paese. Il passo successivo sarà quello di portare su mobile sempre più applicazioni, «puntando sulla qualità dei contenuti e lavorando sui social network per poter imparare ad ascoltare i feedback dei nostri utenti».

Dello stesso avviso è Daniela Cerrato, direttore della Business Unit Femminili Mass Market del Digital Publishing di Mondadori, che ricorda la necessità di veicolare il giusto messaggio a un pubblico attivo che reagisce a determinati stimoli e interagisce di conseguenza. In occasione della Fashion Week, spiega Cerrato, Foursquare verrà utilizzato della redazione di Donnamoderna.com per poter aprire ulteriori canali di dialogo con le nostre lettrici.

Malgrado gli sviluppi interessanti che un servizio di questo genere è in grado di proporre, restano da risolvere alcuni punti delicati legati alla privacy degli utenti, all'interoperabilità del servizio e soprattutto ai modelli di business che in questo contesto potrebbero nascere. Nel caso dei primi due, Selvadurai non ha dubbi: «La condivisione delle informazioni avviene tra persone che hanno stretto amicizia in maniera reciproca e sul nostro sito sono disponibili le API della nostra applicazione», ovvero tutti gli strumenti per poter integrare Foursquare con qualunque tipo di servizio. Sul terzo aspetto, pare ci sia qualche perplessità in più. «In quest'ultimo anno abbiamo imparato molto, afferma Selvadurai, e i nostri sforzi oggi sono orientati a capire quali sono i modelli di business che verranno».

GIUSEPPE FUTIA

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