giovedì 1 luglio 2010

Finlandia: la banda larga diventa un diritto fondamentale

[NotebookItalia 01/07/2010]
Banda larga
non è solo sinonimo di Internet veloce, significa anche accesso ai servizi offerti dalla Rete, un tuffo in quella nuvola di vantaggi che ha portato con sé il Web 2.0 e che solo semplicisticamente identifichiamo con i social network. L'accesso alla banda larga per tutti i cittadini è quindi una condizione essenziale per lo sviluppo economico e sociale di un Paese.

Ne sono convinti i membri dell'associazione Anti Digital Divide che dal 2004 lotta per abbattere i limiti infrastrutturali in Italia e ne sono consapevoli i governanti italiani che hanno intrapreso iniziative volte a favorire la diffusione della broadband, almeno in versione mobile, nelle aree dove l'orografia non consente il passaggio dei cavi.

Ma mentre in Italia si è impantanati fra inghippi burocratici e pastoie, in Finlandia la banda larga ha raggiunto lo status di diritto universale del cittadino. Non è una mera dichiarazione di principi, perché con un approccio estremamente pragmatico i finlandesi hanno misurato l'entità di questo diritto: non meno di 100 Mbps procapite, a partire dal 2015!

Come spiega il Ministro delle Comunicazioni finlandese, Suvi Linden, "Da oggi entra in vigore l'obbligo di assicurare l'accesso al web a tutti i finlandesi". Per il momento però bisognerà accontentarsi di un minimo garantito di 1 Mbps, con l'impegno a realizzare una capillare copertura in fibra ottica entro 5 anni.

E dire che in Italia, un simile diritto sarebbe già garantito dall'art. 3 II comma della Costituzione, che recita: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

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